Ti sarai domandato quando è sorta la necessità, per l’uomo, di unire al proprio nome anche un simbolo grafico riconoscibile. E dunque, come nascono i loghi?
Seicento? Ottocento? Novecento? Invece no. Non ci crederai ma questa storia dei loghi è vecchia come il mondo! Già il nome logo ti fa intuire molto. Deriva infatti da λόγος – logos in greco antico, che significa “parola”.
I romani hanno reso immortale l’SPQR, per indicare se stessi, ovvero il Senatus Populusque Romanus. Anche se non c’era una stabilizzazione definitiva in quanto a forme, è un esempio importante di brandizzazione ante-litteram.
Nel medioevo ci fu la necessità, dato lo sviluppo del commercio, di apporre, su ogni negozio un’insegna. Da questo momento ci fu l’impulso, data la concorrenza, a differenziarsi dalle altre botteghe.
Il monogramma VOC della Compagnia olandese delle Indie, attiva nei territori coloniali olandesi in Asia dal 1602 al 1800, è stato considerato un logo ben progettato che ha assicurato il successo della compagnia in un momento in cui il concetto di identità aziendale era praticamente sconosciuto. Costruito con l’intersezione delle tre lettere dell’acronimo, ha poco da invidiare ad esempi più vicini a noi come Dolce e Gabbana.
Questa piccola storia delle origini dei loghi non può non tener conto del fatto che i loghi, come li intendiamo ora, nascono sul finire dell’Ottocento. La seconda rivoluzione industriale non può che aver dato un impulso fondamentale per il riconoscimento di ogni azienda sul mercato.
Ma se dobbiamo dare una data effettiva per la nascita del logo moderno possiamo chiamare in causa Frank Mason Robinson. Egli progettò il logo della Coca-Cola nel 1885, dando inizio all’era moderna del design del logo. E ponendo le basi per uno dei loghi più conosciuti al mondo.
Ti serve un logo personale?
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